E' per questo che esiste l'obbligo di legge di rendere le coperture certificate antifuoco in caso di presenza di impianti potenzialmente rischiosi.
Negli edifici, specialmente in quelli industriali, accade spesso che l'incendio, innescato proprio sulla copertura, causi poi danni ingenti all'intera struttura, agli spazi interni ed al materiale in essa contenuto (macchinari, automezzi, materiale in deposito, ecc.).
Come proteggersi da questo rischio ed evitare di incorrere in sanzioni pesanti se la superficie non è a norma?
I materiali presenti sul mercato certificati Broof (cioè resistenti al fuoco, come previsto dalla legge) sono molteplici. Ma non tutti hanno le stesse caratteristiche.
Molti di questi, come ad esempio la guaina o membrane in pvc, sono materiali poco elastici che non permettono di adattarsi perfettamente alla copertura, soprattutto se in presenza di impianti, camini, condizionatori, fotovoltaico o tubature. Inoltre, alcuni di questi
rivestimenti vengono applicati con fiamma libera, situazione di per sé già potenzialmente pericolosa.
La soluzione più idonea il rivestimento in poliurea spruzzata: un rivestimento liquido certificato Broof secondo le normative europee, che si applica per proiezione, e solidifica in pochi secondi.
La poliurea, permette di ricoprire in maniera uniforme e senza vincoli di geometrie tutta la superficie interessata dal trattamento. Quindi la presenza di condizionatori, pannelli, tubature o qualsiasi altra cosa, non è assolutamente un problema per sua posa.
La poliurea è applicabile sopra al manto già esistente, senza necessità di rimuovere il vecchio.
Certo, si può fare anche con altri materiali, ma la poliurea ha un peso e volume di circa la metà rispetto ad una guaina bituminosa. Questo significa non appesantire la struttura (e quindi eliminare tutti i problemi di carico e portata della struttura).
La poliurea è un materiale estremamente elastico, perciò non crepa e non crea fessure. Inoltre non ci sono punti di giuntura e il rivestimento è unico ed omogeneo. Non esistono punti “deboli”.
Nella foto, un tetto trattato da Thermotec con la poliurea in cui, a causa di un corto circuito nell'impianto fotovoltaico, è scoppiato un incendio: come si può notare, l’incendio è rimasto circoscritto alla zona dell’innesco.
La poliurea applicata ha trattenuto le fiamme e non ha permesso al fuoco di diffondersi, dando il tempo ai vigili del fuoco di spegnere l’incendio.
Quindi, perché scegliere la poliurea come materiale Broof?
Perché è il miglior sistema per rivestire in modo uniforme e sicuro la copertura, senza tralasciare nessun angolo o punto nascosto. Crea una barriera uniforme e continua tra l’edificio e tutto quello che è posizionato sopra.
Materiali certificati per:
REAZIONE AL FUOCO: CLASSE B2 – significa che in caso di fiamma la poliurea non propaga il fuoco, si consuma lentamente. Nel caso di scintille, si estinguono rapidamente.
COMPORTAMENTO AL FUOCO: UNI 13501-5:2016 Broof (T1, T2, T3, T4)
Questo per noi è protezione!